di Mariangela De Marco.
L’accesso alla professione giornalistica, ovvero come si diventa giornalista oggi, è stato l’argomento del seminario tenutosi lo scorso 15 maggio presso l’Albergo dei Poveri, sede del DISPI Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Genova.
Ospiti relatori erano Tommaso Fregatti, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria, eletto a fine marzo di quest’anno, e Matteo Dell’Antico, segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti.
Attraverso le domande di Maurizio Monero, membro esterno della Commissione Formazione Consiglio Ordine dei Giornalisti della Liguria, e dei numerosi studenti presenti, gli ospiti hanno illustrato le tappe necessarie per diventare giornalisti. Dalla Legge n. 69 del 3 febbraio 1963 fino ai consigli pratici su come affacciarsi alla professione giornalistica prima ancora di conseguire la Laurea. Si è parlato di collaborazioni con testate registrate, l’importanza della pratica sul campo e di avere i propri pezzi scritti retribuiti, della differenza tra giornalisti professionisti e giornalisti pubblicisti.
«La prima dote è capire se siete curiosi» ha iniziato così Tommaso Fregatti quando Maurizio Monero gli ha chiesto di raccontare come ha iniziato i suoi primi passi nella professione giornalistica. «Comprendere se quando una persona vi parla c’è da parte vostra l’interesse a capire cosa vi sta dicendo e la voglia di trasformare quell’informazione in una notizia. E poi la voglia di approfondire le cose, di cercare il cosa c’è dietro» e ancora «non aver paura di fare le domande, poiché sono queste che ci permettono di svolgere appieno l’attività giornalistica»
Sia Tommaso Fregatti che Matteo Dell’Antico hanno raccontato della loro primissima esperienza come cronisti sportivi per Il Corriere Mercantile e non sono mancate le testimonianze anche di due studenti del Corso di Laurea in Informazione ed Editoria, anch’essi cronisti sportivi.

Presenti al seminario anche il team di Radio Unige, che attraverso la voce di Paolo Piccardo, ha illustrato le attività della radio, tra cui la realizzazione di podcast, e anche Guido Levi, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Informazione ed Editoria, e Luca Raffini, professore associato nonché coordinatore dei seminari di società, politica e comunicazione.
È intervenuto anche il giornalista Pablo Calzeroni, seduto tra il pubblico, a ricordare agli studenti presenti che chiunque abbia dubbi, o domande, può contattare l’Ordine dei Giornalisti della Liguria e ha sottolineato come l’altro aspetto importante della professione giornalistica è «stabilire dei rapporti».
Tutti comunicano, il giornalista informa
«Compito del giornalista è raccontare la realtà per permettere alle persone di formarsi una opinione» queste le parole di Luciano Fontana, direttore de Il Corriere della Sera, presente alla conferenza tenutasi all’interno della Sala Azzurra del Salone del Libro a Torino domenica 18 maggio.
Presente anche il direttore de La Stampa, Andrea Malaguti, il quale ha puntualizzato il ruolo del giornalista, capace di «distinguere la comunicazione dalla notizia» e ha aggiunto come «essere là dove succedono le cose permette di fare una informazione vera» ricordando, come esempio, il lavoro da parte della giornalista Francesca Mannocchi in Ucraina.

«Capire, spiegare, approfondire, affinché il giornalista» ha ricordato Luciano Fontana «possa raccontare e far capire al lettore le opportunità e i rischi che si celano dietro una notizia».
Tutti possono comunicare, ma il giornalista è colui che sa informare. Non solo scoprire e analizzare la notizia, ma restituirla con assenza di pregiudizio e giudizio.
Sia durante il seminario tenutosi presso l’Università di Genova e sia alla conferenza all’interno del Salone del Libro di Torino è emersa l’importanza di sapere CHI ci dice il COSA e PERCHÉ ce lo dice, quindi il ruolo rilevante del giornalista.
Un lavoro molto vario e dinamico che richiede passione e perseveranza, amore per la scrittura e un pizzico di spirito investigativo. Un lavoro che non conosce orari, poiché ogni momento è quello buono per scrivere e ogni momento della vita racchiude un numero infinito di fatti che possono diventare una notizia.
Mariangela De Marco