Semplificare per comunicare: il seminario sugli uffici stampa e la comunicazione social

di Firdaws Raqaq.

Come semplificare per comunicare? Il 9, 10 e 11 maggio scorso Chiara Tasso e Giulio Oglietti, ex studenti del corso di Informazione e Editoria all’Università di Genova, hanno tenuto un workshop sulla comunicazione efficace.

Marshall McLuhan direbbe che i social sono diventati un’estensione del nostro corpo. Un prodotto talmente diffuso che non solo ha spazio nelle nostre vite ma ha anche creato centinaia di posti di lavoro. Proprio per questo motivo, l’Università di Genova e il docente Luca Raffini hanno promosso il seminario sulla comunicazione social e istituzionale, tenutosi il 9, 10 e 11 maggio scorso. “Il nostro obiettivo è rendere il messaggio più potabile” – afferma Giulio Oglietti, Social Media Manager del Festival della Scienza di Genova. Insieme a lui, Chiara Tasso, anche lei professionista del settore, hanno svelato agli studenti i segreti di una comunicazione efficace: identità, obiettivi, analisi e target. Oggi ritenuti specialisti del campo, i due sedevano, qualche anno prima, sugli stessi banchi, per poi laurearsi tra il 2016 e il 2018 in Informazione e Editoria, corso del quale il docente Marco Aime è coordinatore. 

“A volte può servire disegnare e rafforzare l’identità” – sottolinea Chiara Tasso, introducendo una delle mansioni più richieste ad un Social Media Manager: il rebranding. Essere capaci, quindi, di riformulare la personalità dell’azienda, rendendola accattivante per il pubblico e per i media. E per questi ultimi, Chiara e Giulio dedicano due giornate. “L’ufficio stampa si pone tra ente e giornalisti, il nostro compito è semplificare il messaggio e il lavoro dei redattori” – dichiarano i due comunicatori, offrendo agli studenti diversi strumenti atti alla scrittura di comunicati stampa. 

Terminano le giornate con un case study molto attuale: la campagna pubblicitaria della Venere influencer, messa in campo dalla società di comunicazione Armando Testa e sulla quale le opinioni generali sono discordanti. “Quando una campagna di promozione turistica rompe il muro dell’indifferenza e riesce a dar vita ad un dibattito culturale rappresenta sempre qualcosa di positivo” – sottolinea la Armando Testa al Corriere della sera, dichiarazione che ha lasciato gli studenti ampio spazio di discussione. 

Il focus è quindi il saper comunicare. E per questo, l’Università di Genova si è impegnata a promuovere un intero ciclo di seminari sulle frontiere della comunicazione, incontri che termineranno il 27 maggio e che sono reperibili sul sito del DISPI.

DI Firdaws Raqaq

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